QUASAR DESIGN UNIVERSITY
2017
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QUASAR DESIGN UNIVERSITY di Daniela d’Isa
Date: 03/03/2017
MODA | COSTUME | DESIGN
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A ROMA UNA REALTÀ ITALIANA CHE FUNZIONA: LA QUASAR DESIGN UNIVERSITY di Daniela d’Isa
Proprio quest’anno la romana “Quasar Design University” compie 30 anni: “Nell’esperienza personalmente vissuta alle origini del Quasar - dice l’architetto Benedetto Todaro, oggi direttore scientifico dell’istituto - è possibile riconoscere movimenti analoghi a quelli del professor Keating che ne L’attimo fuggente (ricordate il film di Peter Weir che valse l’Oscar al non dimenticato Robin Williams?) invita i suoi alunni a “succhiare tutto il midollo della vita”, non rassegnarsi all’astrazione preventiva,
vivere la realtà, sperimentarla, morderla, interpretarla… considerando l’architettura solo una parte dei possibili campi di espressione del progetto”.
Ed oggi quel primo nucleo di scuola ha una nuova sede di oltre 1000 metri quadri in via Crescenzio 17/A. Una scuola moderna e funzionale cui il MIUR ha riconosciuto i corsi triennali in Habitat Design, Grafica e Comunicazione Visiva e Web & Interaction Design al rilascio dei Diplomi Accademici di I livello, equiparati alle lauree universitarie. E ancora è arrivato l’accreditamento per i Master Accademici in Architettura Virtuale, Product Design, Yacht Design e Hypergraphics.
In un interessante incontro nella nuova sede si è parlato del futuro del design. Tra gli intervenuti Ennio Fazioli, fondatore della MIM, Mobili Italiani Moderni, un’azienda per cui hanno lavorato grandi designer come Munari, Scarpa, Pellegrini, Parisi, Mendini, Sottsass. Per Fazioli “il design deve uscire dallo schema dell’utile e arrivare ad essere forma artistica e Roma è una città che può ispirare molto per permettere al design di diventare arte”. Alessandro Gorla, uno dei giovani docenti della Quasar (il corso di Habitat Design forma progettisti di interni, ma anche di giardini e spazi esterni), pensa che sia importante “portare il design dentro alle università. Bisognerebbe per esempio pensare a progettare macchine più piccole. La media di chi va in macchina è uno punto tre e continuiamo a fare macchine a 5 posti. Poi non funziona più il sistema royalty. Le cose ormai non durano più di tanto, pensiamo all’incremento del car sharing o al riutilizzo”.
Nella foto A il Direttore Scientifico di QDU, Benedetto Todaro, insieme alla Direttrice Generale Luna Todaro e alla Direttrice Didattica Cecilia Anselmi
Nella foto B Alessandro Gorla docente di Habitat Design